mercoledì 21 marzo 2007

Ragioni di un Blog.

Lavoroincoop, dove è soprattutto la soggettività del "io lavoro" quella che vogliamo rappresentare e valorizzare, nasce da una esigenza precisa. Quella di riempire un vuoto di informazione, sempre più intollerabile; e offrire uno spazio di confronto libero, accessibile, non censurabile e non censurante.
Per noi il deficit di informazione, infatti, è sempre portatore di un deficit di partecipazione e, dunque, di democrazia. Le bacheche sindacali sono sempre più povere di comunicati, prese di posizione sulla realtà aziendale e sui vari aspetti della vita politica ed economica del nostro Paese. Nelle assemblee, sempre più spezzettate e diradate, si ha sempre più la sensazione di fare discussioni inutili, in quanto le decisioni sono state già prese e decise in altri luoghi. C’è una grande e grave mancanza di coinvolgimento della base nei processi decisionali.
Le forme tradizionali della rappresentanza sono importanti, ma non bastano più.
Occorre sorreggerle con elementi di partecipazione, occorre creare un "sistema di connessioni" . L'espressione non è nostra, appartiene a Paul Ginsborg, autore di un interessante e opportuno libro: La democrazia che non c'è, Einaudi 2006, nel quale sostiene, appunto, che la “democrazia che non c’è in questo momento é la democrazia della partecipazione dei cittadini“.
Questo Blog vuole essere parte integrante di quel sistema di connessioni che dia la possibilità , a tutti i lavoratori della distribuzione cooperativa, di condividere informazioni, confrontarsi, collegarsi tra loro, e diventare protagonisti attivi della vita sindacale e non spettatori ininfluenti.
L’ invito che vi rivolgiamo non è solo di leggere il materiale pubblicato, bensì quello di arricchirlo con i vostri commenti ed i vostri contributi.
L’augurio è quello di essere in molti a farlo.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono un lavoratore COOP del canale Ipermercati, trovo il blog LAVOROINCOOP sia il tipo di informazione che da sempre è mancata in azienda.
Complimenti agli ideatori ed anch'io mi aspetto un grande confronto fra tutti i colleghi sulle pagine di questo sito.

mario ha detto...

Lodevole iniziativa. Importante per prendersi a livello mediatico un tavolo di confronto che a livello reale è stato negato per troppo tempo ai lavoratori di questo settore.
Cercherò di dare il mio modesto contributo,ma il contributo più importante dovrà essere la testimonianza costruttiva dei lavoratori.
Iniziamo a navigare.

Anonimo ha detto...

Grande iniziativa.Bravo Francè!!!!!!!!
Hasta!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Saluto con grande felicità questa iniziativa, maturata all'interno della nostra azienda, che non travalica l'azione della rappresentanza ordinaria dei lavoratori ma la integra e la completa con contenuti e riflessioni altrimenti non esprimibili e che utilizza le grandi possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
Un'iniziativa aperta a tutti quindi, sia per la consultazione degli articoli e delle opinioni, sia per gli interventi e le testimonianze...

Fabio

Anonimo ha detto...

ciao volevo fare i complimenti per quest'iniziativa. un blog interno alla nostra azienda mancava e probabilmente questo diventerà, poco alla volta, anche un tramite tra noi e chi sta sopra di noi. diventerà, ed in parte già vedo che lo è, uno spezzato di vita lavorativa dove ognuno può dire la sua, dare una sua testimonianza e soprattutto avere chiarimenti su temi come, ad esempio, il tfr (di cui già si parla)...

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente le "RAGIONI DEL BLOG" e noi al negozio di Roma Laurentino ci siamo organizzati. Il nostro intento e' quello di riportare il lavoratore ad essere protagonista di una struttura sindacale e non esserne un semplice spettatore che subisce passivamente le decisioni prese nelle stanze del potere.
Fare sindacato in una piccola unita' produttiva significa anche risolvere il piccolo problema del singolo lavoratore.
Uniti si e' forti e nessuno ci puo' intimidire, se ci facciamo disgregare e non torniamo in fretta ad essere forza lavoro, saremo in balia di un'azienda che si dimostra forte con i deboli e debole con i forti.
Per riportare il lavoro e il lavoratore ad essere un valore, una risorsa, si deve tornare a una concertazione vera e non presunta, come ormai da anni accade.
Basta con la flessibilita' selvaggia, con gli orari comunicati in ritardo, con l'impossibilita' di programmare i nostri tempi di vita, con la carenza di organico cronica, con il disservizio piu' totale; in nome del profitto e a scapito della serenita' del lavoratore.
Riappropriamoci della nostra dignita'...
Pasquino neg. 96

Anonimo ha detto...

Si,ma scusate se non ci si scrive nulla,il confronto non è possibile.

Anonimo ha detto...

dopo la manifestazione del palalottomatica di venerdi 11 maggio dobbiamo mettere in atto tutti i propositi dichiarati visto che ora finalmente anche i nostri dirigenti sindacali si sono resi conto del grande malumore che circola nel mondo del lavoro
ciao Mariocoop

mario ha detto...

Caro Francesco,di anonimi che dicono bravo Francè,e basta che te ne fai?.